Gli uomini del commissariato Viareggio hanno portato a termine una brillante operazione che ha permesso di arrestare due giovani sinti residenti a Viareggio e specializzati in furti in abitazione.

Nel pomeriggio di ieri al 113 è giunta la chiamata  di un uomo che segnalava,in via Puccini, un giovane in macchina che faceva “strani gesti” ad un altro che si trovava poco distante; quest’ultimo, dopo un particolare segnale estraeva un cacciavite e iniziava a forzare le persiana dell’abitazione presso cui si trovava.

Dal momento della segnalazione fino all’arresto dei due è partito un ottimo “lavoro di squadra “ degli uomini del commissariato. Infatti in ascolto radio c’era la pattuglia dei due poliziotti di quartiere , che si sono precipitati sul posto e, mentre il primo operatore bloccava il “palo” con non poca fatica, l’altro si è introdotto nel palazzo per bloccare il complice che nel frattempo, infrangendo il vetro di un’imposta, era entrato nell’abitazione,iniziando una disperata corsa a piedi non appena si è accorto di essere stato scoperto.

Ma l’abilità e la prestanza fisica del poliziotto di quartiere non gli hanno permesso di farla franca. L’operatore,infatti, non ha mai smesso di inseguire il fuggitivo e, anzi, nel correre si nascondeva tra le auto per cercare di non essere visto dal ladro e bloccarlo nell’attimo più opportuno. e cosi è stato: appena è stato possibile il poliziotto ha bloccato l’uomo,ammanettandolo.

Intanto, grazie alle informazioni date via radio dall’operatrice della sala operativa,  anche la squadra volanti, la squadra anticrimine, e la pattuglia dei militari “impegnati nell’operazione strade sicure” sono corse in ausilio dei colleghi. è stato cosi possibile portare i due in commissariato.

La volante, sulla via di fuga, ha subito trovato in un cestino dei rifiuti guanti e arnesi pronti per il  “losco”utilizzo.

Tutti gli operatori hanno poi partecipato alle operazioni di perquisizione . in particolare, controllando con attenzione la macchina dei ladri, si è scoperto che l’alloggio della targa posteriore celava un vano “segreto”  al cui interno sono stati ritrovati un “frullino” ed un grosso piede di porco ,utilizzati per “tagliare” cassaforti.

Inoltre, dai successivi controlli nelle abitazioni dei due, sono stati trovati e sequestrati vari strumenti tipici di effrazione tra cui numerosi dischi per il frullino ,una pistola scaccia cani , uno spray urticante ed, inoltre, alcuni numeri e lettere adesivi utilizzati per alterare i numeri delle targhe d’auto utilizzate per la fuga.

Tutti oggetti, questi, che lasciano intendere, senza dubbio, la professionalità e il calibro dei malfattori arrestati. Numerosi, poi, i loro precedenti penali in relazione a reati contro il patrimonio e contro la persona. durante le fasi dell’arresto si sono resi responsabili del reato di resistenza a p.u. e danneggiamento di beni dello stato in quanto, nel tentativo di procurarsi l’impunità, sferravano calci e pugni, infrangendo anche il vetro di una delle auto di servizio e procurando delle lesioni a due operatori.

La direttissima di stamattina ha convalidato gli arresti e il giudice ha disposto per i due ladroni la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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ultimo aggiornamento: 20-05-2016


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